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Misura “PARCO AGRISOLARE”. Il bando finanziato dal PNRR per il fotovoltaico su tetti agricoli

Sarà pubblicato entro il 31 marzo il bando per accedere ai finanziamenti per la misura “Parco Agrisolare”, a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro.

Parco Agrisolare finanzia l’installazione di pannelli solari fotovoltaici sui tetti e coperture di edifici adibiti alla produzione agroalimentare/agroindustriale o uso zootecnico.

In cosa consiste il finanziamento di “Parco Agrisolare”

L’obiettivo di Parco Agrisolare è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.

L’intervento prevede, infatti, l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, puntando a raggiungere l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW, e contribuendo così ad aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica del settore.

Chi può presentare domanda per la misura Parco Agrisolare?

  • Imprenditori Agricoli Professionali (IAP),
  • Coltivatori Diretti (CD) iscritti alla previdenza agricola
  • Imprese Agroindustriali.

Le spese ammissibili includono i seguenti costi:

  • progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali comunque richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
  • spese di rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente;
  • fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi
  • demolizione e ricostruzione delle coperture;
  • installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole;
  • direzione lavori;
  • costi di connessione alla rete.

Gli interventi ammessi all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, accatastati nel catasto dei fabbricati, prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici, unitamente all’esecuzione di uno o più dei seguenti interventi: 

  • rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro e rispettando le vigenti norme in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato; in caso di coperture ventilate deve essere presente una barriera radiante;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria. In tutti i casi innanzi elencati, gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e UE in materia di tutela ambientale.

A quanto ammontano i finanziamenti di Misura Parco Agrisolare?

Per ciascun beneficiario, la spesa massima ammissibile è pari a € 250.000,00 IVA esclusa. 

La spesa specifica massima ammissibile, riferita agli interventi riconosciuti, è pari ad € 1.500,00/kWp (Kilowatt Picco).

Per gli impianti fotovoltaici la potenza massima ammessa all’incentivo è pari a 300 kWp (Kilowatt Picco). 

Sono ammessi interventi che prevedano la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 10 kWp (Kilowatt Picco). Agli interventi realizzati viene riconosciuto un incentivo in conto capitale fino al 65% della spesa massima ammessa, con un incremento del 25% per l’imprenditoria giovanile.

Le domande del bando verranno poi gestite dall’GSE, indicato dal MiPAAF in qualità di attuatore della linea di intervento PNRR. Entro fine mese, il Mipaaf firmerà un accordo con il GSE per incaricare l’ente del ruolo attuativo e certe funzioni di monitoraggio, controllo, rendicontazione delle spese e dei target.

Per consultare la nostra scheda di sintesi clicca su https://www.contributieuropa.com/v3/store/dettagliobando.asp?id=12960&affid=0