I finanziamenti erogati sotto forma di bandi, contributi e agevolazioni sono fattori cruciali per le imprese, grazie ai quali esse possono sostenere la propria attività, competere in condizioni di difficoltà, rinnovarsi e mettere a punto comportamenti virtuosi.
Tuttavia molto spesso diciture come “contributi” e “finanziamenti” vengono utilizzati come sinonimi, quando invece sono presenti delle distinzioni.

Possiamo distinguere infatti i finanziamenti in quattro macro categorie:

  1. Contributi a fondo perduto
  2. Finanziamenti a tasso agevolato
  3. Agevolazioni fiscali/ Crediti di imposta
  4. Garanzie

Di seguito analizzeremo nel dettaglio le principali caratteristiche di ogni categoria.

Cosa sono i contributi a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto sono la forma di contributo più richiesto dagli imprenditori, in quanto prevede da parte dell’Ente gestore del bando (Stato, Regioni, Camere di Commercio, ecc..) l’erogazione di una somma di denaro a favore dell’impresa, senza che quest’ultima debba restituirne una parte oppure pagare interessi.

Di norma, questa tipologia di contributo viene erogato a fronte di una serie di spese sostenute dall’azienda, e l’entità del contributo viene espressa in percentuale all’investimento effettuato.

Importante è sottolineare come i contributi a fondo perduto, di norma, non vengano erogati a fronte di spese già sostenute. L’impresa dovrà pertanto pagare anticipatamente tutte le fatture inerenti al progetto di investimento sostenuto e solo a quel punto potrà richiedere che gli venga riconosciuto il contributo. In genere il contributo a fondo perduto non comprende l’intero importo della spesa da sostenere ma soltanto una parte, es. 80 o 50%. La parte rimanente ricade sull’azienda che ha fatto richiesta.

In genere questa tipologia di agevolazione richiede soltanto di sostenere in anticipo la spesa preventivata e di dimostrare l’avvenuto sostenimento del costo.

I contributi a fondo perduto possono appartenere a cinque categorie differenti:

Contributo in conto capitale: sono i contributi diretti, ovvero hanno lo scopo di incrementare i mezzi patrimoniali dell’impresa e pertanto vengono erogati senza che ci sia l’obbligo di realizzare un particolare investimento materiale o immateriale.

Contributo in conto impianti: vengono erogati con l’obiettivo di sostenere l’acquisto o la costruzione di immobilizzazioni materiali o immateriali ammortizzabili.

Contributo in conto esercizio: vengono concessi con l’obiettivo di contribuire alle spese di gestione dell’impresa (es. acquisto materie prime, locazioni immobiliari, pagamento stipendi, ecc.) oppure integrare i ricavi dell’azienda.

Contributo in conto interessi: Il contributo in conto interessi viene concesso a fronte della stipula di un contratto di finanziamento, generalmente a medio-lungo termine, ottenuto a condizioni di mercato. Il contributo consiste nell’abbattimento del tasso di interesse applicato dalla banca. Solitamente copre soltanto la parte di interessi dovuti dall’azienda sul prestito. L’agevolazione infatti si calcola sugli interessi passivi sul prestito anziché sul valore del prodotto o servizio. Un contributo in conto interessi può ospitare anche altri incentivi, come contributi a fondo perduto.

Contributo in conto canoni: è similare al contributo in conto interessi ma è erogato a fronte della stipula di un contratto di locazione finanziaria (leasing). Anche in questo caso lo scopo è quello di abbattere gli oneri di esercizio.

Cosa sono i finanziamenti a tasso agevolato?

I finanziamenti a tasso agevolato a un tasso inferiore a quello di mercato (quindi più vantaggiosi), ad esempio per incentivare lo sviluppo industriale o l’occupazione.

Il tasso del finanziamento può essere anche pari a zero o comunque molto basso (es. 0,5%). Pertanto, rispetto ai contributi a fondo perduto, prevedono la restituzione del capitale ma con un ammontare degli interessi da riconoscere minore di quella che normalmente andrebbe corrisposta.

Abbiamo per esempio i prestiti d’onore ai giovani disoccupati per incentivarli ad avviare una nuova attività, oppure i prestiti agli studenti per sostenere la propria carriera formativa e da rimborsare una volta entrati nel mondo del lavoro. Di solito vengono erogati da enti locali che vogliono sostenere la crescita economica di un territorio. Solitamente questo genere di agevolazione permette di coprire tutte o la gran parte delle spese richieste dall’azienda e ammissibili dal bando.

Per essere corrisposti richiedono il rispetto di specifici requisiti come l’età del richiedente, la residenza in particolari territori, le dimensioni dell’impresa

I finanziamenti agevolati comprendono varie tipologie come prestiti a tasso agevolato, finanziamenti riservati a studenti, prestiti finalizzati destinate a specifiche finalità (es. realizzazione impianti ecosostenibili)

Cosa sono le agevolazioni fiscali e crediti d’imposta?

Le agevolazioni fiscali sono delle norme che prevedono la possibilità per l’impresa di avere uno sconto su quanto dovuto all’erario, in modo da ridurre il carico fiscale dovuto allo Stato. Sono sempre assimilabili ai contributi a fondo perduto ma, invece di prevedere un’erogazione di denaro a favore dell’impresa, permettono a quest’ultima di avere una riduzione delle tasse da versare. Possono servire a stimolare lo sviluppo economico

Inoltre, permettono di recuperare costi già sostenuti in passato, a differenza di quanto solitamente previsto dai tradizionali contributi a fondo perduto.

Tieni a mente che per poter usufruire di questi benefici è necessario avere debiti da saldare nei confronti dello Stato a livello di tasse, costo del lavoro per i dipendenti, ecc…

Le agevolazioni fiscali soggettive vengono concesse a soggetti in possesso di determinati requisiti (es. disabili, pensionati in difficoltà economiche ecc.).

Le agevolazioni fiscali oggettive sono concesse dal Fisco al prodursi di determinate situazioni (come l’appartenenza a certe classi di immobili), per ottenere determinati effetti (es. favorire il recupero edilizio e la riqualificazione energetica).

Le agevolazioni fiscali possono essere deduzioni (un importo che viene sottratto all’importo lordo sul quale si calcolano le imposte), come le donazioni agli enti no profit, e detrazioni (importi sottratti sull’ammontare IRPEF da versare calcolata sul reddito imponibile), come alcune spese mediche.

La distinzione quindi è sul momento nel quale l’agevolazione viene calcolata: sul reddito imponibile (deduzioni) oppure sulle imposte da corrispondere (detrazioni).

Garanzie

Le garanzie hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese. Non prevedono né un contributo a fondo perduto né un finanziamento a tasso agevolato, ma in esse abbiamo un ente terzo che funge da garante per l’impresa.